Sicurezza antincendio fra le mura domestiche
Il tema della sicurezza antincendio è uno dei più importanti quando si tratta dei luoghi di lavoro, questa difatti è ampiamente normata così da avere in ogni luogo di lavoro l’obbligo di formare adeguatamente una squadra di lavoratori con le giuste conoscenze per intervenire in caso di incendio. Fra le loro mansioni ci sarà ovviamente l’uso dell’estintore e la gestione dell’evacuazione del personale. Esistono diverse tipologie di corsi tutti con la specifica funzione di formare il personale ad affrontare questo tipo di emergenza.
Incredibilmente, al contrario, non esiste nessun tipo di obbligo per quanto riguarda la sicurezza fra le mura domestiche. Nonostante la nostra casa sia un luogo in cui esistono dei concreti fattori di rischio che possono portare ad un principio di incendio, la legge italiana non prevede nessun tipo di accortezza, che rimane sempre a discrezione personale del proprietario dell’abitazione.
Quali sono i fattori di rischio?
I motivi più comuni di un principio d’incendio fra le mura domestiche sono sicuramente i fornelli, che se lasciati incustoditi per un tempo troppo lungo possono essere molto pericolosi. È inoltre fondamentale ricordarsi di far controllare periodicamente il proprio impianto elettrico (si consiglia almeno ogni cinque anni): dai cortocircuiti elettrici possono scaturire degli incendi difficili da domare. Un’altra accortezza che si può avere è quella di sincerarsi che i propri elettrodomestici siano di buona qualità, e di evitare di lasciare gli stessi vicino ai fornelli mentre si sta cucinando. A questi vari fattori si possono aggiungere altre fonti di fuoco come, ad esempio, gli incensi profumati e le sigarette.
In caso di principio d’incendio uno degli errori più comuni, e anche più pericolosi, è quello di tentare di domarlo utilizzando l’acqua: se l’incendio si stesse propagando da fornelli con presenza di olio bollente, l’utilizzo di acqua porterebbe ad una sorta di esplosione perché l’acqua passerebbe direttamente dallo stato liquido a quello gassoso spingendo con notevole violenza parti di olio bollente a notevole distanza; se invece la causa fosse il malfunzionamento di un elettrodomestico, l’uso dell’acqua potrebbe causare danni ancora più gravi all’impianto elettrico che, nel caso di malfunzionamento dei suoi apparati di sicurezza, potrebbe portare al rischio di folgorazione.
Il modo migliore per affrontare un incendio in casa è farlo con un estintore: ne esistono di vari tipi e con funzionamenti diversi, e i loro prezzi possono variare a seconda della capienza e dell’agente estinguente in esso contengono.
Anche la coperta antifiamma si rivela essere un ottimo dispositivo per la lotta ad un eventuale principio di incendio in ambito casalingo; questa soluzione è assolutamente consigliata nelle cucine per sopprimere gli incendi di olio bollente.
Come scegliere l’estintore per la casa
Come abbiamo già detto, in Italia non esiste nessun obbligo di possedere un estintore nella propria abitazione, né tantomeno dei sistemi di rilevazione del fumo o qualsiasi precauzione per combattere l’insorgere di un possibile incendio. Questo non ci impedisce di essere previdenti e di scegliere in ogni caso un estintore adatto alla nostra situazione, per essere pronti in caso di necessità.
Gli estintori per l’utilizzo domestico possono avere capienze molto diverse a seconda dell’agente estinguente contenuto al loro interno; escludendo l’acqua che, come abbiamo già detto, non è adatta all’uso domestico, sono principalmente:
- Base acqua, si tratta di un prodotto premiscelato a base di acqua e liquido schiumogeno, molto efficace per spegnere incendi scaturiti da combustibili solidi e liquidi, alcuni estintori sono anche omologati per l’utilizzo nelle cucine, non è consigliato l’utilizzabile su impianti elettrici a causa della presenza dell’acqua nel composto;
- Biossido di Carbonio (CO2), che funzionano togliendo l’ossigeno, necessario alla combustione, e di conseguenza “soffocando l’incendio”. Questo tipo di estintore è adatto a incendi domestici derivati da apparecchi elettrici, meno indicato per incendi di materiale solido se non di modestissima entità, mentre sono considerati pericolosi se utilizzati su incendi scaturiti dall’olio in quanto erogati con notevole pressione che potrebbero proiettare parti di olio bollente a notevole distanza. Una controindicazione di questo tipo di sostanza estinguente è la sua bassa temperatura al momento dell’uscita, circa -70 °C dato dal repentino passaggio da stato liquido a gassoso del CO2 contenuto nell’estintore, che con ogni probabilità congelerà la superficie su cui verrà liberata.
- La polvere, composta da sali dei quali il più importante è il fosfato di monoammonio che ne caratterizza il potere estinguente, proprio come gli estintori a base acqua, è adatto a tutti i tipi di incendi escluso quelli scaturiti dall’olio (anche quelli da cucina). Gli estintori a polvere sono tra i più venduti per quanto riguarda la sicurezza domestica. Particolarmente efficaci necessitano di attenzione se utilizzati in ambienti chiusi perché portano alla totale perdita di visibilità, per quanto riguarda l’aspetto respiratorio provocano momentaneo fastidio se inalate ma senza conseguenze per la salute.
Ricapitolando, gli estintori a base acqua sono particolarmente adatti su combustibili solidi, liquidi e agli oli da cucina, ma non possono essere utilizzati su sistemi elettrici, sui quali sono consigliabili estintori a polvere o biossido di carbonio (CO2). Questi ultimi però sono sconsigliati su incendi causati da olio vegetale da cucina.
È molto importante avere in casa un estintore, o anche una coperta antifiamma, perché ci consente di poter intervenire tempestivamente in caso di incendio, ed evitare che questo si propaghi nel resto della nostra abitazione come anche in quelle vicine.